Per evitare il rischio di folgorazione in caso di guasti e malfunzionamento, tutte le apparecchiature elettriche devono essere collegate all’impianto di messa a terra.
L’impianto di messa a terra porta gli elementi metallici al potenziale elettrico del terreno, evitando che una parte metallica acquisisca un potenziale differente in seguito ad un guasto o un imprevisto. Oltre ad essere obbligatorio, l’impianto di messa a terra riveste una rilevante importanza per la sicurezza delle abitazioni, dei condomini, degli edifici pubblici, luoghi di lavoro etc.
L’impianto di messa a terra è principalmente composto da 3 elementi: i dispersori, i conduttori di protezione e l’interruttore differenziale.
- Dispersori
Essi hanno la finalità principale di convogliare le correnti di guasto dell’impianto elettrico verso il terreno, possono essere i conduttori in rame nudo, i picchetti in rame o acciaio zincato o elementi idonei (dispersori di fondazione).
In caso di malfunzionamento di un sistema, la corrente fluisce verso il terreno transitando attraverso una via a bassa resistenza ed evitando che attraversi il corpo umano. Se si tocca una massa metallica collegata ad un sistema disperdente si viene a creare un collegamento tra il terreno e la stessa massa metallica; in questo caso la corrente elettrica sceglierà la via a minore resistenza, ovvero la messa a terra e non il corpo umano.
- Conduttori di Protezione
I conduttori di protezione sono i cavi giallo-verdi usati per collegare le varie utenze. La loro funzione è quella di convogliare la corrente elettrica dalla massa in tensione al sistema disperdente.
- Interruttore differenziale
Tale dispositivo ha il compito di interrompere istantaneamente la corrente elettrica quando una parte della stessa si disperde nel terreno. Il differenziale misura la corrente che in condizioni ordinarie fluisce attraverso l’impianto elettrico, precisamente la corrente elettrica in ingresso e in uscita devono coincidere, ovvero la differenza è pari a zero.
La verifica degli impianti di messa a terra è regolamentata dal D.P.R. 462/01, va eseguita periodicamente e non è da confondere con l’ordinaria manutenzione degli impianti elettrici disciplinata dal D.L. 81/08.